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Applicazione di prodotti fitosanitari con ugelli antideriva

Confronto applicazione con ugelli standard (sinistra) e ugelli antideriva (destra) © Centro di Sperimentazione Laimburg

Riduzione della deriva ad efficacia costante 

Da circa 10 anni, il gruppo di lavoro “Valutazione Fitofarmaci” effettua sperimentazioni sull’applicazione di prodotti fitosanitari tramite ugelli antideriva in confronto con ugelli a cono ATR. I ricercatori hanno preso in esame l'efficacia biologica dei prodotti, la distribuzione del rivestimento e lo spettro delle gocce tra i due tipi di ugelli.

Trattamenti con gocce grosse e gocce fini a confronto

Fino a poco tempo fa, in frutti- e viticoltura gli atomizzatori erano dotati principalmente di ugelli ATR. Da questi ugelli, il prodotto fitosanitario esce in piccole gocce che possono essere facilmente trasportate dal vento e dalle correnti ascensionali e sono quindi molto suscettibili alla deriva. Al contrario, gli ugelli antideriva producono gocce più grosse, meno soggette ad essere trasportate nell’aria. Gli ugelli antideriva sono particolarmente adatti per l'impiego, al fine di ottenere una corrispondente riduzione della deriva senza perdita di efficacia.

Risultati delle prove

Le sperimentazioni effettuate hanno dimostrate che con gli ugelli antideriva si arriva a una riduzione della deriva del 50-90%. Dal 1° gennaio 2020, in tutto l'Alto Adige, gli ugelli antideriva sono diventati obbligatori sugli atomizzatori. Solo per alcuni casi molto specifici sono previste eccezioni. Al Centro di Sperimentazione Laimburg, già dal 2016, gli ugelli antideriva vengono applicati in tutti i trattamenti sperimentali su vite e sui meleti di tutte l'azienda agricola Laimburg (ca. 150 ha).

Pubblicazioni

  • Rizzolli W. (2017). Considerazioni sull’applicazione con ugelli antideriva. Laimburg Report 2016-2017.
  • Rizzolli W., Acler A. (2013). Ugelli antideriva: prove pluriennali di efficacia e fitotossicitá (Parte 1). Frutta e vite 37 (3), 80-85
  • Rizzolli W., Acler A. (2013). Ugelli antideriva: prove pluriennali di efficacia e fitotossicitá (Parte 2). Frutta e vite 37 (4), 128-132

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