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Sementi di fiori selvatici autoctoni per promuovere la biodiversità nei frutteti in Alto Adige

In frutticoltura biologica, i fiori selvatici autoctoni promuovono la biodiversità, migliorano il suolo e contribuiscono anche alla valorizzazione del paesaggio. La produzione di sementi di fiori selvatici autoctoni e il loro utilizzo erano al centro di un progetto triennale del Centro di Sperimentazione Laimburg. Oggi, 31 gennaio 2024, le esperte e gli esperti hanno presentato il percorso per la produzione dei semi e discusso sulle possibili sfide in occasione di un evento informativo presso il Centro Laimburg.

Fig. 1: Il Direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg Michael Oberhuber accoglie il pubblico con un discorso di benvenuto.

La semina in agricoltura ha un grande potenziale: a seconda del tipo di seme, ad esempio, si contribuisce ad aumentare la biodiversità, a migliorare il suolo o a offrire una fonte di sostentamento per gli insetti impollinatori. Nell'ambito di un progetto triennale iniziato nel 2023, ricercatrici e ricercatori del gruppo di lavoro Agricoltura Biologica e del settore Agricoltura Montana del Centro di Sperimentazione Laimburg stanno sviluppando approcci per la produzione di sementi selvatici da e per l'Alto Adige. Le conoscenze acquisite verranno elaborate in modo pratico e utilizzate inizialmente per il rinverdimento dei frutteti coltivati con metodo biologico.

Il 31 gennaio 2024, il Centro di Sperimentazione Laimburg ha organizzato un evento informativo per trasmettere le conoscenze sulla produzione e la propagazione delle sementi regionali e per condividere le esperienze delle regioni e dei Paesi vicini.

Il Direttore del Centro Laimburg, Michael Oberhuber, ha sottolineato: "Le oltre 90 persone che hanno partecipato all'evento di oggi dimostrano il crescente interesse e l'importanza delle sementi locali. Con questo progetto perseguiamo l’obiettivo del nostro Programma di ricerca 2021-2030 e contribuiamo a rendere più sostenibile l'agricoltura in Alto Adige."

Elena Wilhelm, ricercatrice del Centro di Sperimentazione Laimburg e responsabile del progetto, sottolinea: "Questa ricerca ci permette di combinare la prassi agricola e la promozione della biodiversità: il nostro paesaggio coltivato viene valorizzato ecologicamente e si dà un contributo per arginare la perdita della biodiversità. Il progetto rappresenta quindi un passo avanti verso un uso sostenibile del territorio".

 

Semi di piante perenni da fiore per la frutticoltura

L'obiettivo del progetto “Sementi regionali” è sviluppare un sistema di propagazione di erbe selvatiche e fiorite autoctone. In estate, ricercatrici e ricercatori raccolgono manualmente le specie fiorite in aree che si distinguono per la loro biodiversità e ne ricavano le sementi di base. Il materiale raccolto viene poi pulito, i semi germinabili separati dagli altri e vengono rimosse le impurità e i semi indesiderati. Viene controllata poi la capacità di germinazione dei semi e determinato il peso in migliaia di chicchi. Questi due parametri sono importanti per poter compilare una miscela di semi di alta qualità nelle giuste proporzioni delle singole specie nella fase successiva.

 

Propagazione di semi di base

Nel 2023 sono state raccolte accuratamente a mano circa 15 specie. L'attenzione si è concentrata su specie come il cumino dei prati (Carum carvi), la piantaggine lanciuola (Plantago lanceolata), la primula maggiore (Primula elatior) e la salvia comune (Salvia pratensis). Quest'anno, le singole specie dei semi di base raccolti e puliti sono state propagate in campo. I semi maturi devono essere raccolti a mano ogni due giorni per prevenire il meccanismo di propagazione naturale della pianta. A partire dall'autunno 2024, il team testerà le varie miscele per verificarne l'idoneità nei frutteti.

In prove precedenti condotte presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, le prime specie sono già state propagate con successo nelle aree sperimentali a Oris, in Val Venosta: il fiordaliso stoppione (Centaurea jacea) ha un valore di nettare e polline molto elevato ed è di grande importanza per le api da miele e le api selvatiche, che sono molto rilevanti per l'impollinazione dei fiori di melo. Il fiore dell’ambretta (Knautia arvensis) è molto apprezzato da coleotteri e sirfidi ed è quindi rilevante per la biodiversità funzionale. La Silene dioica non è solo esteticamente gradevole, ma serve anche come fonte di nutrimento per le farfalle.

 

Semi per le aziende agricole

Le sementi così ottenute saranno utilizzate principalmente per il rinverdimento interfilare dei frutteti a gestione biologica. In una fase futura, verrà sviluppato un miscuglio di semi a crescita più elevata per i bordi dei frutteti. Obiettivo è la creazione e stabilizzazione di margini, che sono elementi ecologici preziosi per la promozione della biodiversità nelle aree agricole. Particolare attenzione è rivolta alle piante perenni che forniscono cibo e habitat a molti insetti, compresi gli insetti utili e gli impollinatori. A lungo termine, le sementi altoatesine non dovrebbero essere disponibili solo per la frutticoltura, ma anche per altri settori agricoli come la viticoltura e per gruppi di interesse come i Comuni o i privati.

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