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Trappole con sensori e intelligenza artificiale per insetti dannosi in agricoltura

Kick-off del progetto INSTINCT: sistemi digitali a supporto degli agricoltori locali nella lotta contro i parassiti. È partito quest’anno il progetto INSTINCT, guidato dal Centro di Sperimentazione Laimburg in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, Eurac Research e la PMI innovativa FOS S.p.A. Obiettivo è trovare nuove soluzioni nella lotta contro insetti dannosi per la frutticoltura in Alto Adige. Il progetto prevede lo sviluppo e la validazione di trappole che impiegano nuove sostanze attrattive, sensori smart e intelligenza artificiale. Lo scopo è di fornire conoscenze e dati scientifici per minimizzare l’impiego di insetticidi di sintesi in agricoltura. Il progetto è realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea.

Fig. 1: Esemplari di Drosophila suzukii

La lotta sostenibile agli insetti dannosi in agricoltura è una delle strategie fondamentali della ricerca scientifica del Centro di Sperimentazione Laimburg. Obiettivo è indentificare metodologie che permettano di ridurre l’impiego di insetticidi di sintesi e limitarli allo stretto necessario. Con il progetto INSTINCT, il cui lancio è avvenuto lo scorso 28 febbraio, verranno impiegati nuove sostanze attrattive, nuovi sensori e l’intelligenza artificiale per sviluppare e validare trappole smart per il monitoraggio da remoto di insetti dannosi. Nello specifico si tratta del parassita del melo, Cydia pomonella e del moscerino dei piccoli frutti, Drosophila suzukii, insetto esotico che colpisce anche l’uva schiava e le ciliegie. Questi insetti causano ogni anno danni ai frutteti in Alto Adige con conseguenti perdite economiche.

“La nostra ricerca mira a sviluppare strategie a supporto delle aziende agricole nella gestione degli insetti nocivi con lo scopo di minimizzare l’impiego di prodotti fitosanitari. Adotteremo anche tecnologie innovative, quali la sensoristica e l’intelligenza artificiale, per fornire al settore agricolo conoscenze fondate e adeguate per affrontare le sfide del presente e del futuro”, dichiara Michael Oberhuber, Direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg.

Monitorare la presenza in frutteto di questi insetti è di fondamentale importanza per definire il momento ottimale di intervento con una strategia di contenimento che sia maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. “L’obiettivo del progetto INSTINCT è quello di comprendere la diffusione e le dinamiche di popolazione di questi insetti tramite l’ideazione di nuove trappole intelligenti appositamente costruite. Le trappole permetteranno di studiare i cicli vitali di questi animali e come essi interagiscono con l'ambiente circostante, grazie all’integrazione di dati metereologici”, sottolinea Silvia Schmidt, coordinatrice di progetto e responsabile del neo-gruppo di lavoro Metodi Biologici di Protezione delle Piante del Centro di Sperimentazione Laimburg.

Queste informazioni saranno utili per poter pianificare e mirare l’intervento con strategie di contenimento degli insetti dannosi nei momenti strettamente necessari.

 

Trappole che riconoscono gli insetti dannosi grazie all’intelligenza artificiali

Le trappole cattureranno gli insetti grazie all’impiego di sostanze attrattive sviluppate nell’ambito di un altro progetto del Centro di Sperimentazione Laimburg e della Libera Università di Bolzano (Progetto DROMYTAL). Gli insetti verranno attratti nella trappola e rilevati da appositi sensori. L’intelligenza artificiale nell’arco del progetto sarà allenata a riconoscere gli insetti target e registrare così l’incidenza di cattura. Contemporaneamente al rilievo delle caratteristiche degli insetti, dei sensori ambientali rileveranno dati metereologici, come irraggiamento, umidità e temperatura dell’aria. Ciò consentirà il monitoraggio a distanza degli insetti e la determinazione del momento ottimale per applicare metodi di contenimento nonché di correlare meglio i parametri ambientali e la dinamica di diffusione delle due specie. Grazie a questa strategia, si mira a ridurre al minimo i trattamenti fitosanitari ed evitare quelli superflui, con conseguente beneficio per la popolazione, l’ambiente e l’economia.

 

 

Il progetto INSTINCT FESR1026 viene coordinato dal Centro di Sperimentazione Laimburg in collaborazione con altre importanti realtà provinciali di ricerca, quali la Libera Università di Bolzano ed Eurac Research, nonché l’azienda FOS SpA. Le attività di progetto sfrutteranno le infrastrutture di LIDO - Laimburg Integrated Digital Orchard, il laboratorio digitale a cielo aperto per la frutti- e viticoltura situato presso il Centro di Sperimentazione Laimburg a Vadena.

 

Il progetto è realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea (Fondo europeo di sviluppo regionale FESR).

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