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Comportamento residuale dei fosfonati nella produzione di mele destinate alla produzione biologica e di alimenti per bambini

OB-ök-20-2

Da alcuni anni ormai nella frutticoltura integrata vengono utilizzati prodotti fitosanitari e fertilizzanti fogliari contenenti fosfonati. Hanno un effetto affidabile contro varie malattie fungine, non danneggiano gli organismi utili e sono considerati innocui verso gli utilizzatori e il consumatore (RHG 150 ppm). Negli alimenti biologici, tuttavia, i residui di fosfonati sono indesiderati e in alcuni Paesi anche vietati. Nella coltivazione di mele in Alto Adige frazionata e parcellata, l’uso di fosfonati ha portato nei frutteti a gestione biologica a residui indotti dalla deriva. I clienti importanti nei settori dei prodotti freschi e della trasformazione si stanno quindi sempre più orientando vero altre aree di coltivazione. È quindi importante determinare il comportamento di degradazione soprattutto nel range marginale (0,01 ppm) per gli alimenti biologici e gli alimenti per bambini. Dal 2013, presso un impianto in fase di produzione (Golden Delicious, campo 51, Centro di Sperimentazione Laimburg) sono state effettuate prove con applicazioni di fosfonati in date e con dosi diverse. Nei vari anni, alcune parcelle non sono state trattate, il che permette oggi di rintracciare con analisi appropriate il comportamento dei residui nel corso degli anni. Questo impianto finge da modello per le più diverse situazioni di frutticoltura (conversione e deriva, etc.).

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