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Risanare viti con Mal dell'Esca

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Il mal dell’Esca della vite viene causato da diversi funghi in grado di degradare il legno pluriennale. La malattia porta alla moria delle piante. Nonostante ricerche decennali in tutto il mondo il problema è tuttora irrisolto.
Viti colpite evidenziano nel tronco, spesso partendo da grossi tagli nel legno pluriennale, sezioni di legno distrutte dai funghi. Questo fenomeno viene attribuito al fatto che le viti non sono in grado di cicatrizzare grossi tagli e ferite nel legno pluriennale che vanno quindi a costituire un punto d´ingresso dei patogeni. Inoltre a causa di questi tagli, grandi sezioni di legno del tronco non hanno più una funzione e quindi si asciugano e/o vengono aggrediti da funghi del complesso del mal dell’Esca.
Una misura contro questo problema, osservata con più attenzione negli ultimi anni, consiste nel evitare tagli nel legno pluriennale. Ed infatti i dati raccolti negli ultimi anni dimostrano che il metodo di potatura delle viti incide sulla frequenza della malattia. Tuttavia, anche con una potatura appropriata non si riesce ad evitare completamente l’insorgenza del mal dell’Esca.
Vi sono diversi metodi, più o meno efficaci, per risanare piante di vite infette da funghi del complesso del mal dell’esca. Attualmente gli specialisti consigliano di aprire e di pulire le sezioni di legno attaccate con piccole motoseghe a mano. Se questa misura viene adottato tempestivamente, prima che zone troppo ampie del legno siano colpite, e se la parte aggredita viene eliminata completamente, la pianta riprende immediatamente la crescita. Pochi però sono i dati riguardati le piante risanate, in particolar modo se queste piante rimangono sane nel tempo e quale percentuale di piante colpite si può salvare con questo metodo a lungo termine.
È perciò previsto di sperimentare il metodo in alcuni impianti piuttosto giovani, con prime piante colpite e di determinare per un periodo di 10 anni la percentuale di viti risanate dal mal dell’esca.
Il progetto viene svolto in collaborazione con il settore per la difesa delle piante e l’azienda agraria Laimburg.

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