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Nuovi prodotti da varietà locali di segale e farro?
In data odierna, sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca CereAlp (Interreg IV Italia-Austria) in un convegno tenutosi presso il Centro di Sperimentazione Laimburg a Vadena. I ricercatori hanno analizzato le caratteristiche agronomiche e sensoriali di ben 70 varietà locali di segale e farro spelta. L’assessore Arnold Schuler annuncia la ripresa di agevolazioni per la coltivazione di cereali.
„Le varietà locali sono perfettamente adattate ai siti e formano una parte integrale della nostra cultura. Riteniamo, quindi, che la ricerca in questo campo è molto importante e va sostenuta", afferma l'assessore Arnold Schuler al convegno presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. Schuler ha inoltre annunciato che saranno riprese le agevolazioni per la coltivazione di cereali.
Nell'ambito del progetto sono state analizzate 59 varietà locali di segale ed altri 10 varietà locali di farro del Tirolo e dell'Alto Adige che sono varietà tradizionali sorte mediante la coltivazione ripetuta in un determinato ambiente da parte degli agricoltori. Gli esperti hanno fornito ai 50 partecipanti del convegno - tra i quali i gruppi d'interesse dell'agricoltura e della coltivazione di cereali, panettieri ed agricoltori - una panoramica delle caratteristiche rilevanti per l'impiego di queste varietà per specialità locali.
Le varietà locali si contraddistinguono da quelle moderne
Le prove in campo mostrano differenze ben visibili tra le varietà. Le varietà locali di segale maturano in generale più rapidamente e hanno culmi più lunghi rispetto alle varietà moderne. Le rivelazioni della resa hanno evidenziato che alcune delle varietà locali tengono il passo delle varietà moderne. Tra le varietà di farro, invece, le differenze visibili sono meno evidenti.
Analisi sensoriale per la produzione di specialità da forno
Oltre ai dati raccolti in pieno campo, tra i quali i danni da svernamento, la resa, la crescita e la resistenza all'allettamento, sono state analizzate la composizione chimica e le caratteristiche relative alla panificazione delle singole varietà. Le conoscenze ottenute costituiscono la base per valutare la possibilità di realizzare nuove iniziative nell'ambito della filiera cerealicola locale, come quella realizzata con successo nell'ambito del progetto Regiograno, che ha coinvolto gli agricoltori, il molino di Merano e i panettieri altoatesini.
I risultati del progetto saranno pubblicati tramite un catalogo di tutte le varietà analizzate che sarà disponibile tra breve. Il progetto è durato due anni ed è stato eseguito in cooperazione con l'Amt del Land Tirolo (Austria). Il finanziamento del progetto è stato possibile grazie al programma Interreg-IV Italia-Austria.
Coltivazione di cereali in Alto Adige
Secondo i dati statistici la coltivazione di cereali in Alto Adige è praticata su 240 ettari la cui resa copre solo due percento del fabbisogno di cereali per la panificazione in Alto Adige. Tra i cereali coltivati si trovano segale, orzo, grano, avena e spelta.
Nell'ambito del progetto Regiograno una sessantina di agricoltori nella val Venosta, la valle d'Isarco e la val Punteria coltiva segale e farro su una superficie complessiva di più di 80 ettari. Questi cereali vengono lavorati dal Molino di Merano e poi trasformati in pane e pasta da una quarantina di aziende locali.
Il Centro di Sperimentazione Laimburg in breve
Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l'istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell'agricoltura altoatesina per garantire la qualità dei prodotti agricoli.
Ogni anno, i 200 collaboratori del centro lavorano a 350 progetti e attività in tutti campi dell'agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura e viticoltura fino all'agricoltura montana. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato fondato nel 1975 a Vadena nella Bassa Atesina.